È finalmente in edicola e disponibile nelle sue diverse versioni on-line il numero 3, settembre 2014, di Plug n’ Play, trimestrale di culturale musicale edito dalla Salvioni Edizioni di Bellinzona. Nel numero che ha in copertina Andy Summers, ricchi servizi dedicati a Louis Armstrong e al jazz di New Orleans, alla musica rinascimentale, all’ultimo capolavoro del grunge dei Soundgarden, Superunknown (con foto inedite di Matteo Ceschi) e, udite, udite, una speciale rubrica dedicata ai piatti favoriti dalle star del mondo del rock: per cominciare Jimi Hendrix. Tra le interviste quella al chitarrista dei Police e una in esclusiva agli Spin Doctors. Non mancano i consueti tutor didattici e foto esclusive per rendere ancora più piacevole la lettura.
PERCHÉ I GONZALO: Da Pordenone, terra di confine aperta alla contaminazione, arriva il folk post-grunge dei Gonzalo. Il sound acustico e minimalista – ma mai lo-fi – aiuta la band ad agguantare con estrema facilità e a fare propri gli schemi e i codici linguistici del musica pop. Nel passaggio obbligato della melodia, i sei brani di Labors acquisiscono una propria struggente identità che fa del continuo confronto/scontro tra passato e presente un’indispensabile chiave di lettura del mondo e della musica. Una voce à la Kurt Cobain riaccende per forza di cose gli entusiasmi malinconici dell’album Unplugged MTV.
GONZALO, Labors, Seahorse Recordings 2014
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PERCHÉ I SOUNDSICK: Siatene certi, al crocevia tra rock, punk-wave, sonorità psichedeliche, e grunge troverete il power trio onnivoro che risponde al nome di Soundsick! Tutto in questo disco possiede una presenza importante e spesso suona massiccio ma, a dire il vero, non mancano variazioni che spingono la trama melodica in direzione di una nebbia colore porpora che tutto deve alla fortunata esperienza degli anni Sessanta. Un “viaggio”, stando alle parole della band e rimanendo vicini a delle buone sostanze psicotrope, in cui tre voci suonano all’unisono come un unico strumento e contribuiscono ad aumentare il wall of sound. Virali come i Tool, abrasivi come i Soundgarden e poetici come Cure.
SOUNDSICK, Astonishment, Seahorse Recordings 2014
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PERCHÉ I MADBOX: Da Milano il grunge abrasivo e a tratti acido dei Madbox rivitalizza un filone sonoro mai realmente morto. Nella tracklist di Perfect Things non mancano trascinanti momenti funk stile primi RHCP che infondono a questo lavoro d’esordio una maggiore varietà rendendolo facile anche per il grande pubblico. Produzione convincente e senza sbavature nel segno di Seattle.
MADBOX, Perfect Things, 2013