PERCHÉ PIETROPAOLI & VITERBINI: Il duo – double bass e chitarre – rende chiaro fin da subito l’aggettivo “primitivo” utilizzato nel titolo. Nell’inebriante carosello delle cover Pietropaoli e Viterbini optano per un ritorno alle radici e alla semplicità spogliando i brani di tutti quegli elementi belli ma “sacrificabili”. I brani, così ridotti all’osso, rivivono in una seconda pelle e riaccendono le passioni e i sentimenti dell’atto creativo. Nessuno, per nostra fortuna, viene risparmiato, nemmeno Black Hole Sun, inno generazionale dei Soundgarden. Un’operazione così ardita ricorda molto il Miles Davis degli anni ‘80s.
ENZO PIETROPAOLI & ADRIANO VITERBINI, Futuro Primitivo, Egea 2013
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